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PREVENIRE IL MAL DI TESTA CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE E L'AIUTO DEI PRODOTTI NATURALI

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Cefalea
Il mal di testa o cefalea è un disturbo che causa una sensazione dolorosa, molesta, che può essere circoscritta o diffusa, sporadica o continua, oppure intermittente. E' un problema molto comune, che interessa una larga parte della popolazione, particolarmente presente nella fascia di età dai 30 ai 50 anni, solitamente quella lavorativa più produttiva, forse a causa dello stress e del maggiore carico di responsabilità, con una frequenza maggiore nel sesso femminile (in rapporto di 3:1 rispetto all'uomo).
Si ritiene che circa il 90% della popolazione ne faccia esperienza almeno una volta nella vita, a volte con modalità assai invalidanti, che possono giungere fino a impedire di svolgere le normali attività quotidiane o lavorative.

Cefalea: cause e tipologie



Il mal di testa può essere dovuto a diverse cause e si può manifestare in varie modalità, come l'emicrania, la cefalea muscolo-tensiva, la cefalea a grappolo, che fanno parte delle cefalee primarie, cioè quelle che non riconoscono alla base alcuna patologia, e sono in relazione a fattori ambientali, ormonali, abitudini di vita scorrette, sovraccarico di responsabilità e eccesso di stress, errate posture corporee che causano contratture e uno stato infiammatorio a livello dei muscoli di collo, nuca, spalle, o ancora ridotte ore di riposo e modificazioni del ritmo circadiano sonno-veglia, forti sbalzi climatici, digiuno prolungato, o al fatto di essere fumatori.
In qualche caso, piuttosto raro, il mal di testa può derivare da cause genetiche ereditarie, caratterizzato da forti attacchi con nausea o vomito, precedute da "aura", un complesso di disturbi neurologici della visione, talora della sensibilità e del linguaggio.
Le cefalee secondarie viceversa rappresentano un sintomo aspecifico di altre patologie.

L'alimentazione che aiuta a prevenire la cefalea



Pesce conservato
L'alimentazione può giocare un ruolo rilevante nello scatenare il mal di testa, infatti è noto che alcuni alimenti, nella cui composizione sono presenti le due sostanze istamina e tiramina, possono, nei soggetti predisposti, favorire gli attacchi di cefalea.

I pesci conservati, come il baccalà e le aringhe, il tonno in scatola, il salmone affumicato, i crostacei, i formaggi stagionati, i salumi, la selvaggina, ma anche il lievito, il cioccolato, le banane, i lamponi, le fragole, le prugne, i fichi, l'avocado, l'uva, gli spinaci, le fave, i pomodori, i crauti, il vino rosso, la birra, il tofu, il miso, il tempeh, rientrano in questa tipologia di alimenti a rischio di scatenare cefalee.

Cioccolato
L'alimentazione perciò può costituire una indubbia prevenzione, innanzi tutti se si evitano tali alimenti, e inoltre se si privilegia un'alimentazione che non induca nell'organismo uno stato infiammatorio, anzi lo prevenga, considerando che lo stesso mal di testa è caratterizzato da uno stato infiammatorio costante. Un criterio nutrizionale che svolga un'azione antinfiammatoria può essere perciò utile per migliorare la sintomatologia della cefalea e ridurne la frequenza.

Preferire cibi alcalinizzanti per evitare l'acidosi tissutale, come succhi vegetali e verdure in genere, frutta, ortaggi, e cibi integrali, specie se a basso indice glicemico, può essere un metodo utile per ripristinare l'equilibrio acido-base dell'organismo ed evitare i picchi glicemici, che già di per sé sono alla base di uno stato infiammatorio, così da migliorare la gestione della glicemia e ridurre lo stato infiammatorio e il miglioramento dei sintomi.

Anche l'obesità o un forte sovrappeso sono causa di stress ossidativo e di infiammazione, infatti è emerso che l'obesità, particolarmente l'obesità addominale, costituisce un fattore di rischio e aumenta la frequenza degli attacchi di cefalea, per cui la riduzione del peso corporeo mediante un regime alimentare ipocalorico equilibrato, completo e variato, può indurre un diradamento delle crisi di mal di testa.

Patate
Per contro, a fronte di alimenti che possono indurre lo scatenarsi della cefalea, alcuni cibi possono svolgere un ruolo protettivo e perfino preventivo, come gli alimenti ricchi di potassio, poiché una sua carenza può essere alla base di una cefalea.
Le patate sono gli alimenti che lo contengono in maggiore quantità, per cui possono essere un alimento da assumere con frequenza, anche con la buccia, per avere un buon apporto di potassio.
Le mandorle e le noci sono indicate per il loro contenuto in magnesio, un minerale dalle proprietà rilassanti e anti-cefalea, e di acidi grassi essenziali Omega 3, con azione antinfiammatoria e antiossidante.

I prodotti naturali che aiutano a contrastare il mal di testa



Genziana
Genziana
Una presenza nell'organismo di tossine in quantità ragguardevoli può essere una concausa delle crisi cefalalgiche, per cui può essere utile l'assunzione di tisane depurative, a base di piante stomachiche e diuretiche quali Tarassaco, Cardo mariano, Carciofo, Genziana, Cicoria, Betulla, Pilosella, Equiseto, Ortica, che agiscano da detossificanti epatici e stimolino la diuresi, oltre a favorire un buon introito di liquidi, svolgendo un ruolo di prevenzione, anche nei casi in cui si abbia dispepsia con digestione lenta e difficoltosa e rallentato svuotamento gastrico.

Piante come il Partenio, antinfiammatorio e analgesico, e lo Zenzero specie se associato a Melissa e Agnocasto, si sono dimostrate particolarmente indicate contro le cefalee, poiché svolgono un'azione rilassante sulle tensioni localizzate che possono essere alla base dell'insorgere del disturbo.

Partenio
Partenio
L'Agnocasto inoltre, come anche la Calendula, influisce positivamente sulle cefalee originate da alterazioni ormonali femminili, nel periodo mestruale o nella peri-menopausa.
Ricordiamo anche l'azione antinfiammatoria specifica di Artiglio del diavolo (Arpagofito), Boswellia, Ribes nero; e inoltre l'olio di Pepe nero, che insieme a Luppolo, Rosmarino, chiodi di Garofano, e diverse altre, contengono terpeni in grado di ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie.

Se il mal di testa è causato da stress eccessivo, possono giovare piante rilassanti come Passiflora, Escolzia e Melissa; per la cefalea vasomotoria che causa vasocostrizione anomala delle strutture vascolari endocraniche trova particolare indicazione il Ginkgo biloba, dall'azione vasodilatatrice; mentre se si verifica una vasodilatazione anomala di tali strutture sono indicate piante contenenti caffeina come Guaranà, Cola, Matè, che svolgono un'azione vasocostrittrice.

L'aromaterapia può offrire un ausilio con gli oli essenziali di Menta, Lavanda, Rosmarino, chiodi di Garofano, Zenzero, miscelati all'olio di Mandorle per massaggi sulla nuca e sulle tempie, il collo e le spalle, per indurre uno stato rilassato contro le tensioni, che apporta un rapido sollievo, mentre si respirano i loro vapori tenendo una respirazione calma, lenta e profonda.

Oli essenziali
Anche l'effusione ambientale di oli essenziali di Lavanda, Arancio dolce, Limone, Litsea cubeba, Mandarino, Mirto, Neroli, Pompelmo, mediante diffusori o dispersi nell'acqua di un bagno distensivo e riequilibrante, che armonizzi il corpo e la mente, in cui disciogliere anche Sali del Mar Morto rinvigorenti, può costituire una piacevole prevenzione in caso di mal di testa originato da eccesso di stress. Per contro, se la cefalea è causata da uno stato di affaticamento e da un calo delle energie psicofisiche, è preferibile disperdere nell'acqua del bagno oli essenziali di Ginepro e Rosmarino, energetici e vitalizzanti.

Dott.ssa Marina Multineddu

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